Giochi da tavolo in carcere: uno studio di caso esplorativo

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Luca Decembrotto
Gabriele Mari

Abstract

Questo articolo approfondisce il progetto “Giocare Dentro”, un’iniziativa italiana che ha introdotto i giochi da tavolo nel sistema carcerario come pratica educativo. Sviluppato da Gabriele Mari e dal suo team, il progetto mira a utilizzare i giochi da tavolo per promuovere le abilità cognitive, emotive e sociali tra le persone detenute. Nonostante la natura restrittiva e isolante del contesto carcerario, un’istituzione chiusa segnata dall’emarginazione, nel corso degli anni i giochi da tavolo hanno dimostrato di poter promuovere la comunicazione, l’auto-riflessione e la gestione dei conflitti. Dove l’approccio educativo penitenziario vede l’educazione come funzionale a scopi disciplinari, il progetto offre una prospettiva diversa, utilizzando il gioco come forma di empowerment e crescita personale. Attraverso un’intervista strutturata con Mari, questo studio di caso mette in luce le complessità e le potenzialità di un progetto basato sul gioco da tavolo in carcere, fornendo importanti indicazioni su come replicare l'esperienza in altri contesti carcerari.

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