Inclusione linguistica dei sordi e social network: costruire la conoscenza nella rete

Contenuto principale dell'articolo

Ivano Spano
Giuseppe Nuccetelli
Maria Tagarelli De Monte

Abstract

Persone con sordità prelinguistica mostrano notevoli problemi di competenza linguistica. L’uso delle tecnologie si è dimostrato di notevole utilità per la promozione delle competenze linguistico-comunicative dei sordi, anche attraverso lo sviluppo di servizi di e-learning dedicati, ma ancora non pare possibile parlare di un vero superamento delle barriere che ostacolano l’autentica inclusione linguistica dei sordi. La grande partecipazione dei sordi alle attività delle più comuni social network per attività di comunicazione e di interazione quotidiana lascia intravedere nuove possibilità in questa direzione. Nei social network, i sordi sono completamente immersi nella lingua scritta nazionale e scrivono in contesti di comunicazione autentici, con la possibilità di esercitare e sviluppare le proprie competenze linguistiche. In questo contributo, elaborato nel quadro delle attività di ricerca condotte nell’ambito dei progetti FIRB-VISEL e DEAL-TOI, cercheremo di delineare qualche spunto di riflessione e di tracciare una possibile strada da percorrere a partire da questa opportunità.

Dettagli dell'articolo

Sezione
Articoli - Numero speciale

Riferimenti bibliografici

Bagnasco A., Piselli F., Pizzorno A., Trigilia C. (2001). Il capitale sociale. Istruzioni per l’uso. Bologna: Il Mulino.

Balboni P. (1999). Dizionario di glottodidattica. Perugia: Guerra.

Benson P. (2001). Teaching and Researching Autonomy in Language Learning. London: Longman.

Bianchi L. (2004). L’accessibilità Web per gli utenti sordi. In R. Scano (ed.) Accessibilità: dalla teoria alla realtà - webstandards. Trento: IWA Italy Editions.

Bianco M. L. (1996). Classi e reti sociali. Bologna: Il Mulino.

Cagliani M.L., Chiappini G., Ott M. (2004). Educazione linguistica e bambini sordi: un esempio d’uso di software didattico. In Atti Didamatica 2004. Ferrara: Consorzio Omniacom Editori, pp.131-140.

Caselli M.C., Maragna S., Volterra V. (2006). Linguaggio e sordità. Bologna: Il Mulino.

Cohen S., Syme L. (eds.) (1985). Social support and health. Orlando, FL, USA: Academic Press.

Coleman J.S. (1988). Social Capital in the Creation of Human Capital. In The American Journal of Sociology, 94, Supplement: Organizations and Institutions: Sociological and Economic Approaches to the Analysis of Social Structure. Chicago, IL, USA: The University of Chicago Press, pp. 95- 120.

Cummins J. (1979). Cognitive/academic language proficiency, linguistic interdependence, the optimum age question and some other matters. Working Papers on Bilingualism, 19, pp. 121-129.

Di Nicola P. (1986). L’uomo non è un’isola. Le reti sociali primarie nella vita quotidiana. Milano: Franco Angeli.

Ellison L.B., Steinfield C., Lampe C. (2007). The benefits of Facebook “friends”: Social capital and college students use of online social network sites. Journal of Computer- Mediated Communication, 12(4), pp. 1143-1168.

Fabbretti D., Tomasuolo E. (2006). Scrittura e sordità. Roma: Carocci.

Folgheraiter F. (2004). Il metodo di rete in pratica. Trento: Erikson.

Krashen S (1981). Second language acquisition and second language learning. Oxford, UK: Pergamon Press.

Krashen S. (1982). Principles and practice in second language acquisition. Oxford, UK: Pergamon Press.

Lang H.G. (2002). Higher education for deaf students: Research priorities in the new millennium. Journal of Deaf Studies and Deaf Education, 7(4), pp. 267-280.

Maragna S., Nuccetelli G. (2008). An e-learning model for deaf people’s linguistic training. In Proceedings of the DEAL Project Final Meeting (Roma, 24 settembre 2008). Barcellona, Spagna: Publicacions y Edicions Universitat.

Marschark M., Spencer P.E. (2003). Oxford handbook of deaf studies, language, and education. New York, NY, U.S.A.: Oxford University Press.

Meadow-Orlans K.P., Spencer P.E., Erting C., Marschark M. (2000). The deaf child in the family and at school: essays in honor of Kathryn P. Meadow-Orlans. Mahwah, NJ, USA: Lawrence Erlbaum Associates.

Sanicola L. (ed.) (1995). Reti sociali e intervento professionale. Napoli: Liguori Edizioni.

Scott J. (2003). L’analisi delle reti sociali. Roma: Carocci.

Schrimer B.R. (2000). Language & Literacy development in children who are deaf. Second edition. Boston, MA, U.S.A.: Allyn&Bacon.

Selinker L. (1972). Interlanguage. IRAL, 10, pp. 209-231.

Spano I. (2007). Formazione come relazione. In I. Spano, S. Vigorelli (eds.). Per una ecologia della mente e del corpo. Riflessioni di Sociologia della salute. Padova: Logos Edizioni.

Spano I., Mazzon R. (2004). Il lavoro di rete come “mission” del terzo settore. Padova-Gibellina: Sapere Edizioni- CRESM.

Straetz K., Kaibel A., Raithel V., Specht M., Grote K., Kramer F. (2004). An e-learning environment for deaf adults. In C. Stary, C. Stephanidis (eds.). Conference Proceedings of the 8th ERCIM Workshop on User Interfaces for All, (Vienna, 28-29 giugno 2004). Heidelberg, Germany: Springer.

Vygotskij L.S. (1980). Il processo cognitivo. Torino: Bollati Boringhieri.